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USTICA: i fatti e il racconto dei fatti

24 Febbraio 2017|| 18:00

Conversazione a cura di Luca Alessandrini dell’Istituto Parri, con la partecipazione della Senatrice Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica.
“Il 27 GIUGNO 1980 parte da Bologna, dall’aeroporto Guglielmo Marconi, il volo Itavia 870 Bologna-Palermo; sono le 20.08, due ore dopo l’orario previsto. L’arrivo è programmato per le 21.15. Non ci sono problemi: il DC 9 viaggia regolarmente, con a bordo 81 persone, 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio. Durante il volo non é segnalato nessun problema, ma poco prima delle 21 del DC 9 si perdono le tracce radar. La mattina dopo tutti i giornali riportano notizie della tragedia e si cominciano anche a fare le prime ipotesi sulle cause del disastro.”  dal sito del Museo della memoria di Ustica
Ci sono poi misteri nel mistero: uno di questi riguarda la catena di almeno 15 morti sospette seguite/legate alla strage di Ustica.
Ci sono, tra queste, molti sospetti di “suicidi in ginocchio”. Anche se è impossibile provare che si tratta di omicidi, nella sua sentenza del 1999 il giudice Priore scrive: «Se qualcuno si vuole impiccare, non lo fa con i piedi per terra. Gli atti di costoro, se davvero suicidi, furono determinati comunque da stati psichici di profonde prostrazioni connesse con gli eventi».
Il lungo elenco delle “morti sospette” si apre il 3 agosto 1980 con l’incidente stradale in cui perde la vita il colonnello dell’Aeronautica militare Pierangelo Tedoldi (41 anni), comandante dell’aeroporto di Grosseto. Il 23 gennaio 1983 muore in un altro incidente stradale il sindaco di Grosseto, Giovanni Battista Finetti: aveva raccolto le confidenze di alcuni ufficiali dell’Aeronautica secondo cui due caccia italiani si erano levati in volo dalla base toscana per abbattere un MiG libico.
Il 28 agosto 1988, a Ramstein, in Germania, durante un’esibizione aerea delle Frecce Tricolori, muoiono invece due piloti, Mario Naldini (41 anni) e Ivo Nutarelli (38 anni), proprio coloro che la sera del 27 giugno ’80, decollati da Grosseto, avevano lanciato segnali di emergenza.
Il 1 febbraio del 1991 il maresciallo dell’Aeronautica, Antonio Muzio, viene freddato con tre colpi di pistola a Vibo Valentia: nell’80 prestava servizio alla torre di controllo di Lamezia Terme.
Il 2 febbraio 1992, il maresciallo Antonio Pagliara è invece vittima di un incidente stradale: nell’80 era in servizio a Otranto con funzioni di controllore per la Difesa Aerea.
Il 12 gennaio 1993, è il turno di un testimone-chiave: a Bruxelles viene ammazzato l’ex generale Roberto Boemio. Le modalità dell’omicidio coinvolgono secondo la magistratura belga i “servizi segreti internazionali”: l’alto ufficiale aveva cominciato a collaborare su Ustica con la magistratura. dal sito La storia siamo noi

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Data:
24 Febbraio 2017
Ora:
18:00
Categorie Evento:
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